giovedì 19 novembre 2009

Il capolavoro di Donald Fagen

Scrivere un'opinione su un capolavoro come The nightfly non è cosa da poco. Le parole certo non bastano a contenere tutto il turbine di emozioni e ricordi che le note suonate da Donald Fagen possono generare.

L'album è il primo da solista di Fagen, dopo la sua esperienza con gli Steely Dan. Correva l'anno 1982, anche se le atmosfere dei pezzi sono molto 50s e 60s. D'altronde The nightfly è un'opera autobiografica, dove Fagen mette in musica i suoi ricordi e le sue fantasie di ragazzo, cresciuto nella periferia di un'America che non c'è più. E ascoltare questo disco ci fa sentire in viaggio, ci trasporta attraverso i ricordi e ci fa venire un po' di nostalgia per qualcosa che forse non conosciamo da vicino, ma certo è raccontato nel migliore dei modi.
Il racconto inizia con I.G.Y., forse il pezzo più celebre, dove si parla di un'esposizione in cui vengono presentate grandi novità tecnologiche e si fanno promesse per un futuro che, come già sapeva Fagen mentre scriveva il testo, mai sarebbe arrivato. E' un modo giocoso per esprimere la nostalgia per quell'epoca in cui conquistare la luna e lo spazio erano viste come imprese possibili e come premesse di una nuova era. Tema ripreso poi in New Frontier. C'è spazio anche per una cover, o meglio un tributo ad una canzone che fu al secondo posto delle classifiche statunitensi nel '62, ovvero Ruby Baby. Bellissima anche The Nightfly dove il dj Lester The nightfly, voce narrante dell'album, si apre e parla dei suoi sentimenti.
Fagen sfiora la perfezione sia nei testi che nelle musiche. Le canzoni inserite sono state giustamente definite senza tempo, perché non hanno molto a che fare col sound degli anni '80 quando furono composte, e restano tuttora attuali. Donald Fagen dimostra davvero di essere un musicista di pregio, dotato di una visione avanguardistica della musica, capace di fondere stili disparati come il pop, il jazz, il latino, lo swing. E i suoi collaboratori non sono da meno: suonano con lui in fase di registrazione ben 32 virtuosi della musica, tra cui ricordiamo Jeff Porcaro alla batteria, Michael e Rendy Brecker rispettivamente al sax e alla tromba, Larry Carlton alla chitarra. La ricerca della perfezione nel suono si vede anche dalla scelta di Fagen di registrare completamente in digitale la sua creazione: è uno dei primi dischi pop ad essere realizzato con questa tecnica.
E pensare che all'uscita non viene apprezzato dal grande pubblico, e si posiziona solo al 44° posto nella hit britannica. Ma il tempo darà grandi soddisfazioni a Fagen, continuando a vendere per più di 25 anni e superando il milione di copie vendute, assicurandosi la fama di opera irrinunciabile per gli amanti della buona musica.
Che altro dire: sedetevi in poltrona, inserite il cd nel lettore, abbassate le luci... e buon viaggio!
Le canzoni dell'album:
  1. I.G.Y. (International Geophysical Year) – 6:05
  2. Green Flower Street – 3:40
  3. Ruby Baby (Jerry Leiber, Mike Stoller) – 5:38
  4. Maxine – 3:50
  5. New Frontier – 6:23
  6. The Nightfly – 5:45
  7. The Goodbye Look – 4:47
  8. Walk Between Raindrops – 2:38

Pubblicato anche su ciao.it

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